Zona traffico limitato: quando serve l’autorizzazione e come ottenerla
È innegabile che l’istituzione delle Zone a Traffico Limitato all’interno dei centri urbani sia sempre più diffusa, al fine di tutelare l’ambiente e incentivare forme di mobilità più sostenibili. Sebbene i veicoli a motore non possano generalmente circolare all’interno delle ZTL, fanno eccezione i mezzi elettrici dotati di apposita autorizzazione.
Pertanto, risulta oggi una scelta lungimirante optare per un’auto alimentata esclusivamente a energia elettrica, in modo da poter liberamente accedere a queste aree soggette a limitazioni del traffico veicolare, come appunto le Zone a Traffico Limitato.
A tal proposito, si consiglia di rivolgersi a concessionarie qualificate come SVA Group https://www.sva-group.it/ in grado di offrire un’assistenza professionale nella scelta e fornitura dell’auto elettrica più idonea alle singole esigenze di mobilità. Solo affidandosi a operatori specializzati è possibile effettuare un acquisto consapevole che duri nel tempo.
Zona traffico limitato: la definizione esatta
La Zona a Traffico Limitato, meglio nota con l’acronimo ZTL, costituisce un’area territoriale ben definita all’interno del centro abitato, in cui l’accesso e la circolazione dei veicoli a motore risultano regolamentati. Nello specifico, la Zona a Traffico Limitato è istituita con apposita ordinanza del sindaco che, al fine di tutelare l’ambiente e la vivibilità urbana, limita l’accesso ai soli mezzi autorizzati.
L’istituzione di una ZTL avviene tramite un’ordinanza sindacale, con la quale il primo cittadino delimita l’area soggetta a limitazioni, in centri storici o zone particolarmente urbanizzate. L’obiettivo è quello di preservare l’ambiente riducendo l’inquinamento atmosferico e acustico, oltre a migliorare le condizioni di sicurezza dei pedoni incrementando le aree pedonali.
Nell’ordinanza, il sindaco stabilisce quali mezzi possono accedere alla ZTL e in che fasce orarie, rilasciando appositi permessi a residenti, domiciliati e autorizzati sulla base di comprovate esigenze. Tutti gli altri veicoli non ammessi non potranno circolare nell’area soggetta a limitazioni, eccetto casi eccezionali debitamente giustificati. Questo al fine di razionalizzare il traffico veicolare nelle zone maggiormente frequentate.
Gli automobilisti non residenti o non autorizzati non possono dunque accedere alla Zona a Traffico Limitato, eccetto in determinate fasce orarie, utilizzando transiti speciali o corrispondendo un contributo.
Il mancato rispetto del divieto di accesso alla Zona a Traffico Limitato comporta l’applicazione di specifiche sanzioni amministrative. La Zona a Traffico Limitato costituisce quindi un’area soggetta a particolari vincoli, chiaramente identificabile come zona pedonale o a prevalente circolazione pedonale, nel quale è necessario rispettare le limitazioni previste, come indicato dalla segnaletica stradale.
Zona a traffico limitato: I divieti e le autorizzazioni
All’interno di una Zona a Traffico Limitato sono previsti specifici divieti di accesso e circolazione, ma anche apposite autorizzazioni rilasciate dall’ente comunale. Generalmente l’ordinanza sindacale che istituisce la ZTL vieta l’ingresso a tutti i veicoli, ad eccezione di quelli muniti di autorizzazione.
Queste sono solitamente concesse ai residenti, domiciliati e a coloro che svolgono un’attività lavorativa all’interno dell’area soggetta a limitazioni. Oltre ai permessi permanenti, i comuni rilasciano autorizzazioni temporanee per determinate esigenze quali carico/scarico merci o assistenza ad anziani/disabili.
Anche i veicoli elettrici possono richiedere appositi pass di accesso alle ZTL, al fine di incentivarne la diffusione a beneficio dell’ambiente. I mezzi ibridi plug-in, invece, devono rispettare specifiche norme per poter usufruire di tale agevolazione. Infine, bisogna sempre verificare eventuali restrizioni aggiuntive stabilite dai singoli comuni in merito ad alimentazione, emissioni e classe ambientale dei veicoli ammessi nelle zone interdette al traffico.
Particolare attenzione è posta nei divieti di accesso ai mezzi più inquinanti come auto benzina Euro 0/1/2 e diesel Euro 0/1/2/3. Per agevolare i controlli, i veicoli ammessi devono esibire l’autorizzazione mediante apposito contrassegno da esporre sul parabrezza. Il mancato rispetto dei divieti comporta sanzioni che possono arrivare a 168 euro, aumentate nel caso di recidiva.